Anna Maria Brunetti

Anna Romanello e la sua mostra "À Rebours. Attraversamenti di memorie"

È sempre con particolare emozione che parliamo di Anna Romanello.  Per noi calabresi lei non è solo l'Artista cosmopolita di successo internazionale, che ci inorgoglisce per la comune cittadinanza, ma è molto di più, essendo da sempre affettuosa amica di Enzo Viteritti e de il Serratore. Di lei e del suo prolifico talento la rivista si è spesso occupata ed è sua la famosa copertina del numero speciale interamente dedicato a Enzo Viteritti. Un atto di stima e amicizia di cui le saremo sempre grati, così come per il costante richiamo alle sue origini, fonte di ispirazione di gran parte della sua ricca produzione esposta nei più prestigiosi luoghi di cultura in Italia e all’estero.

Così accade anche nella recente Mostra, che l'Istituto Italiano di Cultura di Parigi le ha dedicato con il patrocinio della Regione Calabria, mostra dal titolo "À Rebours Attraversamenti di memorie” che dipana il filo rosso distintivo di tutta l'opera di Anna, sin dal 1985, in cui ben risalta, tra l'altro, proprio il ricordo di Corigliano in dialogo stretto con Roma e Parigi.  La Mostra, infatti, si incentra sul tema della memoria e sulla sedimentazione dello sguardo attraverso un lavoro che, partendo dalla tecnica dell'incisione si apre alla sperimentazione artistica, sin dagli anni successivi al completamento dei suoi studi presso l'Accademia di Brera a Milano quando, trasferitasi a Parigi per frequentare l'École Nationale Supérieure des Beaux-Arts, Anna inizia a lavorare presso il prestigioso Atelier 17 del Maestro William Hayter. Da quella esperienza origina il suo personalissimo linguaggio artistico con la tecnica dell'incisione che, nelle sue varie declinazioni (acquaforte, calcografia, xilografia, ecc.)  e in relazione ai diversi materiali di supporto, riesce a diventare pittura. La vera cifra distintiva della ricca produzione di Anna, anche dopo l'esperienza parigina, con il rientro in Italia dove insegna in varie Accademie di Belle Arti, continua con la sperimentazione di forme espressive decisamente dirompenti rispetto alla tradizione. Non solo il solco inciso, ma anche il collage e la fotografia, i libri d'artista con carte graffiate e con lastre di zinco e di rame evidenziano il suo multiforme approccio  artistico, che sempre  parte dall'osservare la realtà per poi modificarla, ad esempio attraverso l'intreccio tra incisione e fotografia, o l'utilizzo di diversi materiali ( plexiglass, tessuti e altro) in una stratificazione dello sguardo  su vari livelli, che dà vita a opere di grande originalità  in costante dialogo tra presente e passato. Fonte di ispirazione sono spesso i suoi frequenti viaggi, inclusi quelli verso i suoi luoghi di origine - coi quali continua a mantenere un forte e intimo legame -  che fanno sì che emerga dalle sue opere "la ricerca di un luogo interiore, originario, ideale, perduto e mai raggiungibile" (cit. Tonino Sicoli).

Spiccano, nella mostra di Parigi, i colori caldi e solari della "nostra" terra che, insieme ai richiami ai suoi antichi mestieri ormai quasi scomparsi e all'antica Sibari (cui dedicò una bella mostra nel 2014), Anna Romanello ha immortalato nelle sue opere, e che consentono di affermare che è dall'arte del passato della sua Calabria che nasce l'ispirazione per la moderna ricerca di questa grande artista di Corigliano.

I nostri complimenti, dunque, ad Anna per questo nuovo e prezioso tassello, che va ad aggiungersi al suo già importante percorso artistico, nella speranza che possa presto tornare in mostra nella nostra città.

Anna Maria Brunetti

Serratore n°96/2023

Testi critici