…con un’originale "promenade" di sapore stendhaliano attraverso le immagini di alcune famose fontane della capitale, interpretate dall'artista con tre tecniche diverse: installazione, scultura e incisione. Come tappe ideali di un itinerario di ricerca che l'artista porta avanti con impegno e passione da più di vent’anni, questi linguaggi artistici diversi permettono alla Romanello di proporre la propria visione del "genius loci" di una città antica interpretata con uno sguardo moderno, dove l'immagine fotografica scattata dell'artista viene trasformata in un caleidoscopio di forme e colori che ricorda i capolavori ironici e dissacranti dei dadaisti, dai collages di Raoul Hausmann ai rayogrammi di Man Ray, dai "merzbau" di Kurt Schwitters alle "boîtes en valise" di Marcel Duchamp.
Dal catalogo della mostra “Promenades Romaines”