Anna Romanello, ovvero del viaggio e della leggerezza
Anna Romanello è una grande viaggiatrice, ma non di quelle che vanno da un posto all’altro del mondo per vincere la noia o per poter dire quanto bene si sta a casa. Per dirla in modo congruo, Anna Romanello è una viandante, è di quei personaggi che sanno dell’esistenza della varietà e delle differenze e amano conoscerne non semplicemente l’aspetto, gli usi, le modalità espressive, ma specialmente le sfumature. Il suo viaggio è ricerca e piacere, nuova ricchezza sensitiva che infine condivide artisticamente.
Le sfumature non sono semplicemente e banalmente colore, sono un’ampia gradazione di tonalità, sono quello che si potrebbe definire lo “stile” del colore per essere cangianti e soggette alle bizze della luce che agisce su di esse con effetti non sempre evidenti e spesso mutevoli che danno varietà e ampiezza alla sostanza. Le sfumature, inoltre, hanno la proprietà di mostrarsi a chi è capace di coglierne l’esistenza, di concedere il dialogo all’occhio attento che ne sa riconoscere il protagonismo, a chi ha la disposizione, il talento, per riuscire ad andare oltre il tratto corporeo delle cose.
Ebbene, credo che ciò che caratterizza l’opera di Anna Romanello, è appunto la sua capacità di proporre la sostanza delle forme nella loro consistenza – o evanescenza – cromatica nell’accezione di sfumatura, il modo gentile di concedersi del colore, della luce, infine.
La sua opera, allora, è una variante carezzevole e leggera del colore, un modo dolce di dare forma allo spazio, di proporre le sue memorie di viaggio, lo stile con il quale costruisce la sua narrazione.
Mi pare, perciò, di vedere nelle sue proposte artistiche una dilagante presenza di Venezia, di una città dove la luce gioca con il biancore della pietra d’Istria che contraddistingue la solennità garbata e sicura delle sue architetture, e l’acqua in perenne movimento. Nella città lagunare, un tempo Serenissima, la luce è soprattutto sfumatura, riverbero e carezza, lo stesso modo dolce e suadente di essere Venezia.
La mostra fatta presso il nostro Spazio Micromega Arte e Cultura, mi pare, pertanto, un bel dialogo di Anna Romanello con la città improntato ad una lingua e uno stile comune.
Franco Avicolli
Direttore Micromega Venezia
Venezia, 25 maggio 2023