Le Carré des Lumières

Dal 28 Dicembre 2018 al 8 Febbraio 2019
Indirizzo
Via Vittoria Colonna 30 - Roma
2018 Le Carré Français

Anna Romanello
Le Carré des Lumières
A cura di Roberta Melasecca

28 dicembre 2018 – 8 febbraio 2019 | Le Carré Français | Via Vittoria Colonna 30 – Roma

Il giorno 28 dicembre 2018 si è inaugurata, presso gli spazi de Le Carré Français, la mostra personale Le Carré des Lumières di Anna Romanello, a cura di Roberta Melasecca

Anna Romanello, per sancire e sottolineare il proprio legame con la Francia, propone una serie di lavori, appartenenti alla sua recente produzione artistica, all’interno di un luogo alternativo, un tipico bistrot parigino nel cuore di Roma, dove cultura, tradizione e innovazione incarnano un modus operandi proprio dell’artista e dello spazio che la ospita. 

Artista performer che da anni lavora e vive tra l’Italia e la Francia, dopo gli studi all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, si trasferisce a Parigi all’École Nationale Supérieure des Beaux-Arts. Sempre a Parigi si specializza in tecniche grafiche all’Atelier 17 di S. W. Hayter e all’Atelier di H. Goetz, dove elabora la tecnica al carborundum, mentre nell’atelier di J. G. Friedlaender porta avanti numerosi progetti con artisti e incisori di fama internazionale. Lavora alla Calcografia Nazionale di Roma, come docente alle Accademie di Belle Arti di Catanzaro, Firenze, Napoli e poi Roma. 

E’ un percorso poliedrico e articolato quello di Anna, nel quale sperimenta innovative tecniche di stampa calcografiche, fondendole con la fotografia, la performance e le moderne tecnologie, dando vita ad un nuovo linguaggio. Nella mostra Le Carré des Lumières la ricerca artistica diAnna Romanello evidenzia due elementi che appartengono intimamente al suo background e alla sua esperienza: lo spazio e la luce. 

Ecco: la luce. La luce che è sempre richiamata dalla sua pittura e dalle sue incisioni, grazie alla vividezza dei colori, a squarci chiaroscurali, alle velature, alla carta a vista, è elemento portante della Fotografia e dunque ritorna, ribadita, così, nelle opere che se ne avvalgono.” (cit. Barbara Martusciello in Anna Romanello / Fotografia e memorie). 

La luce diventa generatrice di spazi e colori, segno di quell’infinito che conduce l’osservatore oltre i limiti: superfici e orizzonti si risolvono in fenomeni esperienziali, generando stanze vibranti che incidono misteriose narrazioni. 

I luoghi sono mondi di emozioni e spazi immaginali che all’improvviso si animano. Accade così che luce illumina la materia e la creatività scopre nuovi percorsi del segno e “scritture illeggibili.” (cit. Lori Falcolini in Tracciati di luce). 

La luce oltrepassa la semplice rappresentazione tecnica dello spazio e diventa lo strumento che esprime l’essenza e il significato dei luoghi: prendono vita atmosfere metropolitane che si sprigionano come nuvole o pulviscoli in suoni, rumori, colori, parole, segni; o architetture evanescenti e fluttuanti che percorrono i mutamenti e si fondono in trasparenze e sovrapposizioni. 

Luci mediterranee e ombre metropolitane si alternano nella visione e nella costante mediazione di questa che sono i brillanti sovrapassaggi, le velature, o la proiezione perturbante di una figura ricorrente e ossessiva sugli spazi temperati del risposto cromatico raggiunto e sancito.” (cit. Federica Di Castro) 

Anna illumina e svela. Mostra una nuova conoscenza di ambiti animati, di luci ed ombre tra percorsi e viaggi; definisce onde sinuose e tratti graffianti di rimembranze e coscienze e, in semplici e gesti, riscrive sbilanciamenti dello spazio, portando l’azione alla sua massima ampiezza, oltre se stessa, oltre i propri equilibri. Riscopre connessioni e affinità tra mondi che, nelle diverse stanze de Le Carré Français, sottolineano l’appartenenza ad una stessa cultura ampliata.